Il corso di settembre è ormai concluso, più sotto trovate i due bei report scritti da Alberto e Ruggero

autore: Alberto

Si narra che la vera essenza delle cose non sia il loro compimento ma il percorso per raggiungerle.

Eh sì,penso che sia proprio così;il piacere che deriva dal saper fare una bella entrata in corrente o il mostruoso aggancio,è poca cosa senza aver vissuto l’esperienza di apprenderlo nella maniera e nel contesto giusto…..a parte queste considerazioni che hanno accompagnato queste mie 4 bellissime lezioni,mi trovo a scrivere (se voglio vedere le foto …)due cosette di commento a quanto vissuto con altri compari di ventura.Bene,dico subito che,come tutte le cose che toccano le corde della sensibilità,la pratica del kayak non è fine a se stessa,ma crea un mondo:cosa sarebbe il gesto tecnico nudo e crudo se fatto in un’asettica vasca da bagno?se il leggero fluttuare a pelo d’acqua non avvenisse in una splendida (ed autoctona) cornice naturale e,sopratutto, in piacevole compagnia? Ebbene questa pratica prende il cuore,rapisce la mente e l’anima,permette di rimanere soli …eppure nello stesso istante c’è il piacere della complicità e dello stare assieme ,tutti elementi fondamentali per godere appieno di questa esperienza.

Ecco le cose che ho apprezzato di più:la filosofia dell’approccio che il KKT propone verso questa disciplina.Un plauso particolare lo faccio ad Andrea (ma con questo non dimentico gli altri preziosissimi collaboratori che ci hanno recuperato durante i bagni) che incarna perfettamente coi suoi modi garbati questa visione che penso appartenga alla maggior parte dei soci del team.Perciò,senso dell’avventura e della scoperta,più una pepata di adrenalina e senso di libertà,il tutto condito con la passione per la natura e l’ambiente:questa è una bella ricetta che consiglierei a tutti per vivere più serenamente…alla fine ,se ci pensate,sono anche queste cosette semplici (assieme a qualcos’altro che il giardiniere sembra particolarmente apprezzare )che rendono piacevole il vivere.

Grazie a tutti.

Alla prossima.

Alberto.

autore: Ruggero

La mia curiosità inizia quando vedo altre persone praticare questo sport: kayak. Mi chiedevo che tipo di emozioni avrei potuto provare, che cosa mi avrebbe insegnato, perchè ogni cosa ed esperienza insegnano sempre. Mi informo, mi guardo intorno e decido di intraprendere un corso per imparare ad andare in canoa. Il destino mi ha portato a KTT di Turbigo e sicuramente non è un caso, niente è per caso. Incontro persone con la mia stessa voglia ed istruttori con la passione nel cuore, quella passione che è entrata anche in me ed in noi tutti. A volte succede che qualcosa ti spaventa, senti che è una battaglia, lotti contro quella canoa che all’inizio sembra non rispondere ai tuoi voleri. Dentro di me ce l’avevo con la mia canoa, dicevo sempre che non era lei a portare me ma io a portare lei, ma la cosa più importante è che in realtà lei è tua amica perchè è lì con te per regalarti emozioni, divertimento e anche sfide, sì perchè tutto è una sfida e la gioia più grande è aver intrapreso per intero tutto il tragitto, nonostante i bagni, e alla fine ringrazi la tua canoa, per averti accompagnato. Il kayak non è solo divertimento, è anche un modo per staccare dalla quotidianità, ti ritrovi in mezzo alla natura e capisci che nonostante tutto i nostri giorni meritano. Il kayak è anche spirito di gruppo, quando vai non sei mai solo, e ti ritrovi a ridere, scherzare, intraprendere avventure con persone come te. Grazie ad Andrea perchè ti sprona sempre…grazie KTT…grazie ragazzi!! A presto…

Ruggero

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