INTRO

Mi chiamo Davide e tre anni fa mi è venuto voglia di provare ad andare in kayak, non mi è ancora chiaro cosa mi ha spinto..  nel 2009 faccio un corso sul Sesia ma per una serie di “sfighe”  non  dovute all’ attività devo interrompere subito… (un uscita sul Adda e pochissime sul Ticino in acqua pressoche piatta).

L’anno scorso le cose girano meglio…. ma a tre anni dall’ultima volta che ero entrato in un kayak sento il bisogno di “rimetabolizzare” i fondamentali,  ero già a conoscenza del KTT, uno dei club d’eccellenza in Italia, e quindi l’anno scorso decido di prendere parte nuovamente a un corso di primo livello della durata di 4 giorni, nell’ occasione conobbi il mio istruttore, Battista (BAT) che era più entusiasta lui di noi corsisti, non voleva più uscire dall’acqua… e Gianluca,  ma aimè il mio corso finisce il primo giorno, la sfiga si fa risentire….

 

Rimango fermo tutta l’estate e tutto l’inverno, ma continuo a sognare… seguendo le attività del KTT in maniera virtuale.

 

Arriva il nuovo anno…

 

Una sera salgo su un treno è raggiungo la sede del KTT a Turbigo… qualche presentazione e poi in acqua nel naviglio a fare allenamenti, che a me paiono ancora abbastanza duri, ho occasione di conoscere Alex che avevo già visto e  Gorana, Daniele, Lorenzo, Marcello (di cui segue costantemente le imprese), Andrea, The Gardener, Federica, Pamina, e tanti altri, dimenticavo Anselmo (The President) .

 

Durante gli allenamenti (notturni)  seguo i consigli di Gianluca e Daniele che mi spiegano anche come si svolgono, fermandomi sempre prima del traghetto, ma giovedì scorso al 4° allenamento la decisione! Gianlu alla mia sinistra, Alex a destra davanti  a me traccia la rotta, traghetto.. tutto ok !

 

Cosi al ritorno, inizio a conoscere meglio Alex e a seguire i sui consigli…, a fine allenamento sulla strada di ritorno verso Milano (Alex e Gorana mi accompagnano  in auto a Milano) mi viene proposto da Alex di andare ad Ivrea il sabato seguente…. con grande entusiasmo accetto, al rientro definiamo gli ultimi accordi per la giornata seguente, il Promo Kayak sul fiume Trebbia.

 

DOMENICA 25 MARZO 2012.

Vengo svegliato alle 6 del mattino… bhe ormai sto sveglio…

 

sbrigo 2 cose di casa, mangio un kiwi..è comincio a preparare lo zaino, tutto l’abbigliamento è ancora umido dall’ uscita sulla Dora nel sabato precedente e alle 8 con zaino in spalla esco di casa incamminandomi verso il puntello prefissato la sera prima con Alex e Gorana, tanta gente nella metro, c’è la stramilano (tutti con le scarpe nuove per l’occasione) arrivo a piola è un annuncio comunica la chiusura al traffico, per sicurezza si decide che devo raggiungerli a casa, 4 fermate di bus e dal finestrino dello stesso vedo Alex con la mia Zulu in spalla seguito da Gorana con la sua Jackson, ci facciamo un cenno, scendo, e legati i Kayak si parte.

 

Milano Bologna, stop and go in auto gril, noi tre, Gianluca & family, Anselmo con Antonella, The Gardner, Daniele e relativa fomna Simona, c’è anche Hugo con Silvia.

 

Direzione Piacenza Sud, raggiungiamo l’imbarco a Marsaglia, qualche saluto, si decide cosa e dove mangiare una volta terminata la discesa, optavo un panino con Alex e Gorana, poi il cambio di idea, tutti a mangiare in compagnia.

 

Cambio d’acqua al pappagallo per accrescere il livello….  ci veste e la discesa comincia….

 

Devo imparare a traghettare con maggior efficenza e prendere le morte con più anticipo e precisione, seguo i consigli di Hugo, e le rotte più accattivanti fornite da Alex, a confronto il traghetto perfetto eseguito il giorno precedente (in ritorno conclusosi con bagno e presa di corda) a Ivrea mi sembra tutto troppo facile, ma ecco che accade quel che speravo e mi aspettavo, mi giro… e in attimo vengo su bene alla prima, felicissimo!! alzo le mani e pagaia, i compagni si uniscono alla mia gioia “Bravo!! bravo!!! grande!!!! e colpi di pagaia sul kayak! Hugo mi sprona! ancora! ancora vai dentro….

 

Ho ancora il fiato corto, mi godo il momento e proseguiamo la discesa, a scendere in gruppo siamo io Alex e Gorana, Gianluca Daniele e Hugo che continua a darmi consigli e a cercare di correggere i mie innumerevoli errori,  in effetti qualche rapida dopo, seguendo sempre la traiettoria più ardua do male la pancia, mi giro e tento un eschimo che non viene alla prima e neanche alla seconda e così il primo bagno,  sento l’acqua gelata, ma è più una sensazione di freschezza… solita procedura di svuotamento del kayak e rientro in acqua, Alex mi dice che se mi  sarebbe successo ancora di aspettare a stapparmi e di tirare fuori entrambe le mani che lui sarebbe arrivato.

 

Giungiamo a un altra rapida … scendiamo, entro in morta e sto li…, Alex mi fa notare un buco, decidiamo di traghettare passandoci dentro, mi fa vedere ma manca il buco, vedo un drago rossi (prototipo) entrarci e uscirci con estrema facilità, è la mia volta, risalgo un pò e centro perfettamente il buco, in ritorno mi giro, sono mal posizionato con la schiena appoggiata al fondo del kayak, ho il piacere di fare conoscenza coi sassi poggiati sul letto del fiume che solo grazie al casco integrale prestatomi da Alex evito di prendere in faccia, riesco a riprendere una posizione migliore e tento l’eschimo ma l’acqua forse è troppo bassa, tanto è che appoggio la pala sul fondo e cerco di tirarmi sù, dolore alla spalla e allora piano C, vedo Alex, mollo la pagaia e tiro fuori le mani, intravedo con la testa sott’acqua  la sua Jackson Arancione e mi tiro su, siamo già in corrente, staccandomi da lui urlo la pagaia! la pagaia! Alex mi lancia al volo la sua Werner, la prendo e continuo a scendere fino alla prima morta, aspettando Alex con la mia pagaia, un bel five! e riprendiamo possesso delle propie pagaie, contenti dell’ azione continiamo la discesa.

 

Ancora qualche rapidella e in un punto si decide di prendere come sempre la lingua più impetuosa e mi giro n’altra volta, l’eschimo non viene, stappo, sono ancora un in corrente, l’acqua è molto fredda nonostante la stagna sento che qualcosina è entrato, svuoto il kayak e mi sento un pò affannato, Alex mi chiede perchè non ho tirato fuori le mani che sarebbe arrivato;

 

la discesa riprende con un forte contro vento che nei punti piu calmi del fiume tende a frenarti, io sento il vento addosso sono bagnato e comincio a sentire freddo, giungiamo finalmente all’imbocco della galleria, Gorana apre la strada, per mantenere una distanza di sicurezza si decide di partire ogni 20 secondi, io sono veloce e scendo subito dietro ad Alex, (che mi aveva anticipato delle dritte), ancora prima di entrare cavalco delle belle onde, poi il buio, l’uscita ancora non si vede,  onda su onda senza capire nulla, poco dopo una luce all’ orizzonte,  proseguo dentro il tunnel ed ecco che vedo come un riflesso bianco davanti a me attraverso un onda, la mia Zulo si impenna con un agolo di 45° verso destra, sono praticamente in candela e giù! n’altra volta capovolto tento subito l’eschimo e non riesce, stanco e indebolito dal freddo stappo, era la penultima o terzultima onda, giro il kayak, ci infilo la pagaia, e mi lascio trasportare dall’acqua ormai calma fino all’uscita, guardando indietro vedo Daniele arrivare, dopo questo bagno mi accorgo che davvero ho poca presa  nelle dita, ho fame e sempre più freddo svuotiamo il kayak.

 

Discendiamo verso lo sbarco,  trovandomi  praticamente su un pavimento di sassi esco dal kayak reimbarcandomi  subito sotto, passando sotto un ponte, usciti dal acqua aspettiamo che ci vengano  a prendere,   arriva The Gardner in “sgommata” col furgone di Dani, buttiamo dietro i Kayak, prendo il mio zaino che avevo lasciato nella Macchina di Gianlu, mi asciugo, una vorace massaggiata di arnica è metà del freddo che avevo sparisce….

 

Finalmente raggiungiamo il “Il Cinghialino” un agriturismo sopra Marsaglia, parte del gruppo è già a Tavola, prendiamo posto e si fa qualche chiacchierata in attesa del antipasto,  l’orecchio mi scappa di continuo sui “discorsi”  del Gardner  con la cameriera,  la quale, son sicuro gli sarebbe saltata addosso in dove e come…..

 

Arriva l’antipasto, salumi e verdure varie, si ha fame, tutti abbiam fame, barbera, e vinello locale (non ricordo il nome), in partenza comincio lento, poi mangio con sempre più voracità, due bei primi, ravioli e gnocchetti,  vuoto gli avanzi dei vassoi, poi mi prendo sia il cinghiale che la coppa, torta della zia, caffè, limoncello, bel posto qualità e prezzo davvero ok!  Ho già puntato giù nel recinto il cinghialino che mangeremo l’anno prossimo, vien su bene!.

 

Ci si saluta e ognuno  va verso casa propria, col mio Kayak nel furgone di Dani che d’ora in poi mi aspetterà a Turbigo, al KTT per gli allenamenti!!!! E poi……

Grazie davvero a tutto il Team, alle persone che vi hanno partecipato dentro e fuori dall’ acqua.

Ho avuto delle belle emozioni!

 

Stasera in Piscina al Quanta con Alex e Gorana

 

Spero di non essere stato dispersivio e troppo lungo a causa della intro e di non aver dimenticato nessuno.

 

Grazie.

 

Davide

Foto by simona

 

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1 commento

fgk.friz · 26 Marzo 2012 alle 17:28

che bel report bravo e saluti a tutti 🙂

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