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è con viva e vibrante soddisfazione che annunciamo il successo della spedizione:
la Macedonia non è più una pagina bianca della canoa in Europa.

Con i contatti di Armando partiamo tranquilli e appena arrivati andiamo sulla Tetovska,
la valle è una comunità Albanese in cui neanche la polizia e l’esercito entrano, ma noi
abbiamo la guida della guida che è del posto, in più siamo accompagnati dall’Imam,
semo in una bote de fero!
Arrivati all’imbarco ci rendiamo conto che ci aspettano almeno 7km di gola di V , come
prima discesa è un pò troppo quindi risaliamo la valle, il tratto alto è abbordabile, III, IV,seguito dalla strada, un pò di tronchi ma si fa.
Sarà la prima di una serie di prime, perchè sia gli abitanti, sia la polizia, che spesso ci controllava amichevolmente, non hanno mai visto canoisti.

Il trasferimento verso il nostro campo base ci rivelerà che il viaggio non sarà una sola,la Radika coi sui 50 km
navigabili ed i numerosi affluenti ci garantiranno fino 3 discese al giorno e l’acqua già
abbondante aumenterà ancora con l’arrivo del caldo.
Da esplorare ne è rimasto ancora, nelle altre zone abbiamo trovato fiumi e torrenti più
facili, qualcuno bello, altri meno, un paio molto sporchi, ma nel complesso un viaggio
consigliabile, anche per i costi contenuti.
Un grazie alla compagnia che ha accettato i rischi dell’esplorazione, Armando, Baldo,
Beppe, Giovanni, Claudio e Totò.
Ma soprattutto un grazie alle nostre guide macedoni Emil e Miki
ALBERTO ED ANSELMO.

 

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