E’ un anno che Fabio ha in mente il Loranco, finalmente sabato si realizza l’alchimia, per cui ci sono le condizioni, ma soprattutto ci sono 3 incoscienti disposti a seguirlo, nonostante l’età e gli impegni di famiglia.

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Partiamo alla una, perchè la domenica mattina è meglio passarla coi bimbi, siamo io, Giampaolo e Beppe, Fabio ci aspetta all’inizio della valle Antrona.,
La risaliamo tutta fino al termine della strada, ci cambiamo e ci imbarchiamo nel lago, siamo a 1500 metri, paesaggio alpino, acqua turchese, dopo averlo attraversato ci carichiamo le canoe in spalla ed iniziamo la via crucis lungo il sentiero
purtroppo becchiamo una comitiva di 300 mangiatori del CAI che scendono ben pasciuti dal rifugio, vorrebbero chiacchierare, ma con la lingua che striscia per terra ed il sudore che cola l’ultimo dei nostri pensieri sono le pubbliche relazioni.
Arriviamo alla goletta con salto, si tratta di uno slide con ingresso difficile a cui segue un lungo toboga che termina con la cascata e non si può fare assistenza, noi rinunciamo ma Fabio è carico come una mina: è la sua valle, il suo torrente e decide di scendere.
Mentre cerca di ispezionare il tutto noi caliamo le canoe con le corde alla base del salto, lo aspetteremo lì, sono pronto con la videocamera, i minuti sono interminabili, finalmente un’ombra rossa, è il suo casco, ma è troppo veloce e lo vediamo solo quando è nella pozza.
Relax, iniziamo la discesa insieme con un bellissimo slide, fa caldo ed il livello è salito, scendiamo fino al lago ed è il tramonto, siamo al settimo cielo, Beppe che porta la canoa e i suoi 67 anni in spalla per un’ora, Giampaolo alla sua prima esperienza di questo tipo, Fabio che ha aperto un signor passaggio e ringrazia Gabrio, suo maestro ed io semplicemente felice.
Alberto.
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1 commento

Nonno · 9 Luglio 2013 alle 08:26

Grandiii!!!
Aug Lorenzo

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