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Scritto da Alberto Bianchi

Un vero socio del KTT, cresciuto sul Ticino, non può non scendere il sacro fiume alle sue sorgenti almeno una volta nella vita.

Detto fatto, formato il gruppo, il Presidente, Alberto, Bat, Damiano, Claudio e Fabio Corvino, si decide di scendere il Ticino nel suo tratto più alto, sopra Airolo in val Bedretto.

Bat e Fabio già sabato sera sono sul posto e dopo averlo disceso in serale ci confermano il buon livello, noi li raggiungiamo domenica mattina, l’aria è fresca sui 12°, l’acqua di fusione è gelida, ma il colore azzurro è invitante.

I primi 3km sono di riscaldamento, poi diventa veloce, continuo, fermarsi non è facile, ma a Bat è bastata la serale per memorizzarlo tutto, le difficoltà non vanno oltre il 4°, ma la velocità dell’acqua lo rende impegnativo quel tanto che basta a divertirsi, bisogna stare attenti prima dello sbarco al poligono di tiro(vedi foto), farsi sparare scendendo in canoa sarà molto svizzero, ma non è piacevole; appurato che Huber non si sta allenando terminiamo la discesa.

Non sazi valichiamo il San Gottardo per scendere la Furkareuss, torrente facile ma molto bello, scorre in una valle ad alta quota in una goletta scavata nei pascoli; cambiarsi è drammatico, la temperatura si aggira sugli 8° con vento teso da nord, io ed Anselmo optiamo per un caldo recupero in auto, i nostri si imbarcano con una nutrita rappresentanza della sezione scarsissimi dell’Alpiner Kayak Club Svizzero, che verrà subito lasciata al suo destino.

Giornata appagante, fiumi belli, paesaggi alpini da cartolina e viaggio comodo, consigliato vivamente ai bravi ed ai meno bravi.

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