C’era una volta il 2010

Oh, intendiamoci, un anno simpatico.

Di quelli con la neve al momento giusto, l’acqua a volontà. popolato

di pazzoidi vecchi e nuovi.

Con imprese, scarogne e qualche sana burbata.

Però insomma, non so voi ma io non sono mai riuscito a sopportare un

anno per più di 365, massimo 366 giorni.

E allora anche stavolta, dopo un’ottima cena di addio, il 2010 è stato

salutato ed è arrivato un 2011 nuovo di pacca!

E come inaugurare l’alba del nuovo decennio?

Dormire? non se ne parla proprio (anche perchè non ero neanche a casa

mia e capisco che avere un cinghiale che

russa sul divano non sia il massimo)

Sciare? Troppo lontano…

ci vorrebbe qualcosa di originale…

Mah si, una cosa che non ho mai fatto!

Una pagaiata sul Ticino! (ualà)

(beh a capodanno non l’avevo mai fatto)

Ritrovo in sede per cambiarsi in luogo chiuso, dopodichè

da Oleggio a Turbigo in compagnia di quelli che non sono partiti, di

quelli che non avevano ferie

di quelli che non avevano proprio un C…apodanno da fare diversamente.

Un bel sole, timidamente tiepido, tanta voglia di far finta di fare

sport e tante macchine fotografiche, rigorosamente

con le batterie scariche.

Per fortuna qualche immagine l’abbiamo recuperata, altrimenti avremmo

rischiato di non essere creduti.

Un Ticino non gonfio ma godibile, una rapidella divertente alla diga

di sassi e il primo eskimo dell’anno gentilmente offerto da Hugo

conlacca

alla confluenza con il Ticino hanno allietato questa passeggiata/pagaiata.

Sempre alla diga abbiamo incontrato Marco con il suo Dragster in

carbonio e abbiamo concluso la discesa al club. per la prima volta in

tutto il

2011 (bella forza) la ristorazione non è stata a base di Kebab ma con

la stessa dedizione abbiamo divorato i tanti e buoni avanzi della sera

prima.

Bene, siamo sazi e pronti per un nuovo anno, e speriamo che sia:

di quelli con la neve al momento giusto, l’acqua a volontà. popolato

di pazzoidi vecchi e nuovi.

Con imprese, scarogne (poche) e qualche sana burbata.

Buon 2011

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