!cid_image63F2153F-80BC-4086-B8BA-8C2DD342A67FCanoisticamente parlando, meno notizie ho di un posto, più mi attrae; la Bulgaria, da anni
progetto nel cassetto, corrispondeva perfettamente a questo requisito.
Quest’anno è deciso: si va in Bulgaria, chiaramente quando vado in posti sconosciuti
non mi creo grosse aspettative, come va va, in ogni caso si è in vacanza.
Abbandonato dal presidente, rappresento il KTT, con i compagni di sempre Beppe e
Marco, Baldo, alla ricerca del millesimo fiume e a Carlo del Cfm.
Il viaggio è lungo, soprattutto l’infinita pianura serba è di una noia mortale, ma giunti
vicini al confine il morale sale, la strada segue un fiume facile, ma carico d’acqua in
una gola rocciosa, arrivati in Bulgaria si vedono montagne cariche di neve, vuoi vedere
che anche quest’anno ci va di culo!
Ebbene sì, anche quest’anno è andata bene: innanzitutto i preconcetti sulla Bulgaria,
intesa come nazione arretrata, cadono subito: civili. puliti, educati, buona la cucina,
buoni i servizi, tanta cultura, il tutto unito ad un costo della vita bassissimo, il massimo
speso per dormire 20 euro albergo 4 stelle con piscina coperta e centro benessere.
Per quanto riguarda la canoa nulla di che lamentarsi, siamo sempre scesi e a parte due
torrenti con livello minimo, l’acqua c’era: 8 discese in 7 giorni, difficoltà medie, unica nota
dolente il fatto che anche lì le centraline idroelettriche vanno molto di moda e le captazioni
sono pesanti.
Abbiamo visto valli, montagne, monasteri, città, paesi, passando dai paesaggi alpini
dei monti Rila e Pirin a quello mediterraneo dei monti Rodopi, fermati dalla polizia più
volte senza nessun problema, abbiamo toccato l’acqua solo in canoa, scolando infinite
bottiglie di ottimo vino bulgaro, sceso bellissimo torrenti senza una morta e altri più
tranquilli, percorse le lunghe gole dell’Arda, lontanissimi dalle strade sbarcando al ponte
del diavolo del 1500 e scoperto che sullo Struma ci sono almeno 5 compagnie di raft.
In sintesi meta da consigliare.

 

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