Giornate come quella di sabato, sono indimenticabili, sono quelle giornate che ti senti vivo, un tutt’uno con la natura, fai fatica, hai freddo, hai fame, ti fa male tutto, ma quando raggiungi il tuo obbiettivo sei felice, molto felice e se questo lo condividi con delle gran persone, degli amici, diventa una giornata indimenticabile.

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In settimana tram tram di messaggi, c’è acqua, non c’è acqua, fa caldo, fa freddo, scioglie troppo poco, ma qui fa caldo, non  ci capiamo più niente tra livelli, meteo, ormai il Sig Giugliacci del meteo ci fa una pippa! Alla fine vogliamo farlo e così venerdì sera dopo il lavoro raggiungo la Valsesia con Davide, diretti a Campertogno, e l’Artogna è li! Perfetto, bello carico d’acqua…. però in giornata ha piovuto e riecco tutti i dubbi sulla possibilità di scenderlo il giorno seguente,”è acqua di pioggia, cala subito” “ma no tiene”… ok appuntamento domattina alle 8.00 con canoe in spalla!

E così sabato mattina ore 7.45 ci troviamo al parcheggio di Rusa, dove parte il sentiero che risale tutta la val Artogna il gruppo è carico e motivato, siamo in 7, io, Marcello Parmigiani, Davide Longoni, Marco Guidi, Paolo Buzzi, Michele Rinaldi e Fabio Pancaldi. Il livello è un po’ calato ma comunque perfetto! Si parte!

Zaini da montagna, zaini apposta per il trasporto canoe, zaini fatti in casa, i ragazzi sono ben attrezzati, per il trasporto in salita, è tutta settimana che fanno le prove per il trasporto e infatti in 4 e 4 8, anzi 88, si montano i 30 Kg di canoa+materiale sulle spalle…

Mentre io, Davide e Marcello abbiamo 2 cinghie di quelle per legare la canoa sull’auto, dopo mezz’ora di nodi e  prove partiamo, le cinghie sono troppo strette e ci tagliano letteralmente le spalle, così dopo 200 m togliamo tutto e ce la portiamo a spalla, mentre gli zaini dei ragazzi funzionano bene..

E così dopo due ore e mezza di cammino eccoci all’imbarco!

Recuperiamo un attimo le energie, ci vestiamo, scendiamo sul fiume e da quel momento non lo lasciamo per parecchie ore, i passaggi sono davvero spettacolari, alcuni impressionanti, ci fermiamo, fotografiamo, filmiamo e ci godiamo questo torrente nascosto in una delle valli più selvagge della Valsesia, la valle Artogna è un posto incantevole, ci sono degli scorci fantastici, la natura regna sovrana, il verde dei boschi, le rocce levigate, molte sono rosse per le alghe che ci vivono sopra,  l’acqua limpida, incontaminata è quasi sempre bianca e cade da cascate fino a 12 m, scivola per metri e metri sulla roccia e con i nostri kayak l’abbiamo seguita  sempre, con molto rispetto e prudenza.

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Arriviamo all’ultimo passaggio, un vero trampolino naturale, fatto il passaggio ci arrampichiamo sul pendio e raggiungiamo lo scivoloso sentiero che in più di 40 min di cammino ci riporta alle macchine, sono le 18.00…

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Siamo sfiniti, ma soddisfatti e felici di questa giornata, una vera avventura!

Un grazie a tutti i compagni di discesa, a Flavia per averci sfamato e a tutti i partecipanti alla prima discesa del 2011, per aver aperto uno dei percorsi più spettacolari e duri della Valsesia! Complimenti!

E così dopo più di 2 anni le acque dell Artogna hanno rincontrato dei canoisti, e per la prima volta l’imbarco è stato raggiunto in “stile alpino”, senza l’aiuto di mezzi meccanici, insomma una discesa a impatti zero per l’ambiente, per i canoisti un po’ meno…  una caviglia slogata, schiene doloranti e una pagaia rotta però siamo felici!

foto di Marco Guidi Andrea Colombo

 

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1 commento

sPaM · 11 Giugno 2013 alle 10:30

Grandissimi!! Vi invidio molto!

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