Ieri si è disputata la prima edizione della Turbigo Turbo Race,

Ringraziamo tutti i partecipanti e i collaboratori per la buona riuscita dell’evento.

Un ringraziamento particolare ai nostri sponsor:

Timex, Morellato, Dyco, Armata di Mare, Geson, Hotel Domina

questa la classifica finale:

teamTempo impiegato

(ore:minuti:secondi)

Con penalitàposizione
M6-sport.com6.27.0006:03:001
KTT6.51.0006:07:002
Dolphins06:57:0006:57:003
Drim Tim6.40.0007:01:004
KAYALPOSS- Kayak Alpi Ossola6.52.0007:24:005
PONTGAINA5.41.0007:33:006
Libertas Merate7.20.0010:35:007

di seguito potete leggere i commenti dei partecipanti e vedere le foto di alcuni momenti della competizione.

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14 commenti

Roby · 4 Ottobre 2010 alle 00:58

E’ stata una bellissima giornata, passata con gli amici e lo spirito che da sempre contraddistingue coloro che, in vari modi, entrano in contatto col mondo della canoa.
L’organizzazione ha funzionato bene e la formula della “gara a squadre” ci ha permesso di affrontare la competizione in tutta sicurezza e di divertirci in buona compagnia.
Anche nei punti dove ci siamo incrociati con le altre squadre “avversarie”, più che la competizione ha prevalso lo spirito di divertimento e il “far baldoria”, ci si è dati una mano per trovare insieme la “lanterna perduta” per poi schizzare via cercando di guadagnare qualche secondo prezioso.
Nonostante le lanterne non fossero difficili da trovare il percorso ci ha lasciati liberi di studiare una strategia personale e collaborare con gli altri componenti della squadra per trovare il percorso migliore.
Ho trovato molto divertenti i guadi obbligatori fatti di corsa nell’acqua bassa del bellissimo letto del vecchio naviglio grande e i percorsi fatti in mountain bike tra i boschi e corsi d’acqua, che hanno svelato nuovi paesaggi anche a chi, come me, è cresciuto in quelle zone.
Sicuramente un’esperienza da ripetere e che consiglio a chiunque volesse passare una giornata di sport a totale contattato con la natura.

Grazie a tutto lo staff e agli organizzatori Marcello e Andrea
Roby

Anselmo · 4 Ottobre 2010 alle 08:18

Nonostante temessi,vista la precaria condizione fisica,di non terminare neanche la prte a piedi,sono riuscito nell’impresa.Ringazio Roby e Fabiano per avermi aspettato di tanto in tanto.Complimenti a Marcello e Andreino per l’idea e per l’organizzazione.

Vittorio · 4 Ottobre 2010 alle 09:17

Diario di una giornata raccontata dalle mie ginocchia al “PE KA BIKE 2010” a Turbigo

by VITTORIO

Siamo piacevolmente sorprese, dall’invito a partecipare, al “Pedestrian Kayak Bike MT” sulle rive del Naviglio a pochi km dal sassoso fiume Ticino. Ok, vivremo l’ennesima stranezza sportiva in questo corpo di cinquantenne avanzato, facendo compagnia, alle articolazioni di Ines e di Dimitri. Siamo nello stesso Team, i Dolphins, per l’avventura della Tripletta in Trio, così organizzata: corsa (parola grossa) = canoa (parola immane) = MTB (parola giusta).
Conosciamo le altre 36 ginocchia degli altri Team, così si parte alla ricerca delle mitiche “Lanterne”, e senza scomodare Diogene, ruotiamo, ruotiamo, guadiamo, saltiamo. Qui sopra, il nostro capo, di nome e di fatto, confabula con il capo delle altre consorelle, per il Magic Point, ovvero il ritrovamento (con relativa foto check) dello strano frutto arancione, plastificato e numerato. Stiamo producendo, tossine, acido lattico e strani cigolamenti, ma il “Gnaro” continua ad usarci tra i Navigli e le rive dei canali. Accidenti, secondo voi, dovremmo entrare nel guscio plastificato blu di nome “Zulu”, farci spazio tra i sacchi di punta, e coprirci con il gommoso paraspruzzi, e non vedere più nulla, lasciando il palcoscenico alle articolazioni superiori ???
Ci comunicano dall’interno che dovremmo agire da contrappeso naturale, da timone interattivo ect ect. Balle, panzane, siamo degradate sul campo ed allora, sparagli qualche segnale dal menisco, rotula e affini all’omino qui sopra. Niente, si pavoneggia con la pagaia, si rilassa e parla (quanto parla) con i “nemici”. Ok, te la sei cercata !!! , e come nella guerra di Piero, avanti i “crociati” lo so, siamo bastarde dentro, con i crociati in campo il “Vecio” torna a ricordarsi (e dolersi) di noi.
Trambusto, uscita dal plasticone, e… qualche migliaio di rotazioni canal facendo. Sentiamo parlare di “Ventina”, finalmente il nostro territorio, il famoso ghiacciaio!…no!!! no!!! Sono i kg del guscione blu della pagaia, e così si scopre il perché del nome KA..AYK, somma delle imprecazioni lanciate dalla parte vocale del nostro corpo.
Finisce, sentiamo dire, il tormento pesistico, e via con la tonda rotazione della MTB. Ci attendono 20 km, poi diventano 27 km, per le varie escursioni sul bellissimo territorio del Parco del Ticino, tra incroci con le “sorelle” di altri triigareggianti e con quelle esposte dalle minigonne di gelaterie domenicali (lo so il gelato anche di sabato). Manca poco, la fatica ci attaglia, ma la giornata stupenda, varia, mai monotona, ed eccoci arrivo, cibo, casa…telefono, manca solo E.T. !!!
Ancora un’emozione sportiva, il tiro con l’arco. Ok, lo sappiamo da qui sotto, porta spesse lenti correttive, è mancino, è iperattivo, ma ha sbagliato il paglione con il telone. Capitelo. Noi è da dieci e passa lustri che lo assecondiamo, grazie !!!
Un grazie a tutti a nome anche delle ginocchia di Ines, a Marcello e Andreino esemplari nell’organizzazione, ad Anselmo for all days President!!!

matteo fusetti · 4 Ottobre 2010 alle 18:33

ciao a parte i 2 organizzatori….tutto bello……. !!!

Andrea Villa · 4 Ottobre 2010 alle 18:53

Partendo da completi neofiti della disciplina, l’idea di partecipare alla gara è nata pur sapendo che nessuno di noi tre aveva le idee molto chiare su cosa sarebbe successo durante il raid…ed in effetti è stata una giornata all’insegna dell’avventura e dell’adattamento. Soprattutto nelle infinite (per noi) ore passate a cercare di sopravvivere nelle acque del Ticino!

La partenza con la corsa orientamento è stata poco traumatica, a parte adattarsi ad un terreno che non conoscevamo affatto…i problemi per noi sono arrivati come previsto con il kayak, essendoci saliti praticamente per la prima volta proprio in occasione della gara.
Per farla breve, passeranno agli annali uno scontro con un albero e relativo ribaltamento con bagno di carte e attrezzature varie, un ribaltamento in acque praticamente ferme (abilità rara..), tre ulteriori stop per svuotare l’acqua dai pozzetti, centinaia e centinaia di pagaiate in tondo e per concludere quasi 2km di passeggiata con il kayak sulle spalle fino al CP. Di conseguenza, il problema più grosso della MTB finale è stato il non uscire dal tempo massimo..cosa riuscita per il rotto della cuffia ma purtroppo rinunciando a tre lanterne.

Ad ogni modo, a parte le “leggerissime” lacune tecniche nel guidare i kayak (a cui molto presto porremo rimedio..), è stata una gran giornata in cui abbiamo avuto il piacere di sperimentare una disciplina purtroppo molto poco diffusa ma portata caparbiamente avanti da un gruppo di persone con cui è stato un piacere condividere pre-gara, gara e dopo-gara. Grazie a tutti!

Andrea, Matteo, Paolo

Federica Friz · 4 Ottobre 2010 alle 19:38

Bene, finalmente dopo 4 anni che organizzavo il raid a Colico qcno a raccolto il testimone e ho avuto la possibilità di partecipare anch’io! Andreino e Marcipsilon, sono assolutamente consapevole della fatica che si fa a organizzare un raid, ma… rifatelo anche l’anno prossimo!!!
Detto questo mi sono molto divertita, e sicuramente scriverò qk commento in piu’. Bravi!

    sabrina · 5 Ottobre 2010 alle 00:50

    grandiosooooooooo è riduttivo, bravi davvero agli organizzatori..anche se ogni tanto li trovavi lungo il percorso a “gufare”..hi hi
    assolutamente da rifare il prossimo anno

Nonno BT · 5 Ottobre 2010 alle 12:12

Una bella giornata di sport a rincorrere delle lantenre fantasma……he he ….
Grazie agli organizzatori, che si sono fatti un bello sbattone per mettere in piedi il giochino!!!

Altre foto e report qui: http://www.brianzatour.org/

Aug Lorenzo

marco ponteri · 6 Ottobre 2010 alle 18:44

Dimenticata la lanterna 11 di corsa nella carta più a sud, autorizzati a recuperarla nel tratto in kayak, sbarchiamo sulla riva sinistra 1200m circa dopo la K14 e in 1700 metri di corsa ripassando dalla 4 di corsa raggiungiamo la 11 ma . . . il cellulare con tutte le foto non c’è più nella tasca di Luca, neanche lungo il percorso a ritroso . . . sarà nel Ticino!! ma ho la traccia gps che può provare dove siamo passati e proseguiamo! recuperato un altro cellulare foto partiamo in Mtb e in piatto per non cadere in un solco di fango mi insacco il ginocchio, un minuto a terra e proseguo con un piede solo; alla 22 mtb matteo buca due gomme; alla 24 perde una suola, dimentico la 29 nella carta più a nord . . . meno male che è finita (a breve traccia gps e tempi parziali . . . al prossimo anno 😉

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