Report by Giorgio

 

Era già da 2 anni che avevo in mente di iniziare questo sport. Quest’anno mi ci son messo, ho cercato su Internet ed ecco qui che esce Kayak team Turbigo. Prime domande che mi pongo è: dov’è Turbigo? quanto ci vuole da Milano? Vicino al Ticino e Google maps mi dava 35 minuti da zona s.siro. clicco sulla pagina dei corsi e noto, un po’ con stupore, che i corsi sono solo 2 volte all’anno di durata 4 mezze giornate nei weekend. Sincero ero un po’ diffidente, perché mi dico come si fa in 4 mezzegiornata a imparare ad andare in kayak, guardo il prezzo e subito non ci ho pensato 2 volte (alla peggio mi sarei fatto 4 mezzegiornate a pagaiare, un po’ come quando si affitta la canoa al mare/lago).
Primo giorno, prevista una lezione prevalentemente asciutta, ci son state date le prime dritte e indicazioni su come si sta in kayak, dopo mezz’ora subito in acqua, non in canoa, in acqua proprio, infatti ci fanno infilare nella canoa e subito PLUF! ribaltiamoci per capire come uscire. Primo e non ultimo “bagno” fatto. La cosa si fa interessante, infatti se la prima cosa che spiegano è come uscire dal kayak vuol dire che è previsto che succederà, e quindi che si faranno cose, almeno per un neofita dello sport, emozionanti e adrenaliniche. Il primo giorno si conclude prevalentemente imparando a pagaiare e movimenti di base, affrontando le prime minicorrenti.
Già dal secondo giorno siamo in giro per il naviglio grande, a fare i primi trasbordi entrare nelle prime “morte”. Gli istruttori motivati ed allegri a ripetere milioni di volte: “riprova” “rifallo”, a correggerti e mostrartelo più e più volte. Inizia a crearsi un bel clima, con battute e risate (in fin dei conti la quota del corso comprende l’iscrizione al club, quelle persone le rivedrai tutte. Nuovi amici).
Passata la settimana nel grigio di Milano in attesa di riprendere il kayak e rifare tutte le manovre imparate al corso, si torna al KTT ed ecco prima uscita su fiume. Il Ticino che dalla loro sede si raggiunge facilemente in canoa (ecco…si… facilmente, diciamo che bisogna risalire il Naviglio per 400 m e poi fare un trasbordo per poi ributtarsi in acqua con un emozionantissimo “imbarco svizzero” <vedere su youtube cos’è>).
Il giro per Parco del Ticino sull’omonimo fiume è stato spettacolare! Ben organizzato, con le pause giuste e nuove manovre su una corrente un po’ più forte di quelle precedenti (Ahimé mi son ribaltato! Ma niente panico, sono qui a scrivere!).
Quarto e ultimo giorno di corso era previsto di ripetere il giro sul Ticino del giorno precedente.Vero lo abbiamo rifatto, ma lo rifarei ancora e ancora, anche perché abbiamo deciso di andare a “sinistra” e non a “destra” come il giorno prima, per affrontare così la prima rapida, a questo punto è fatta, PRESO! (continuerò ad andare in kayak). Terminiamo la giornata affrontando la corrente di un campo slalom lì nei ditorni, e vi posso assicurare che lì ci si diverte un sacco! Tornato a casa distrutto fisicamente, ma con un sorriso a 32 denti.
Bello, divertente, ben fatto, ho più voglia che mai di buttarmi tra le cascate del Niagara (si fa per dire). Non si esce dal corso da professionisti, ma di certo più pronti ad affrontare un fiume e a far diventare quel pensiero:”vorrei scendere un fiume in canoa” in una vera e propria passione!
Ci vediamo presto sul Sesia ragazzi
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